AMATE, AMATE incessantemente… dedicato ai nonni

Amate, amate incessantemente, un giorno avrete bisogno di una bella bugia per sorridere ma riceverete sempre uno schiaffo dalla triste realtà della vita e del tempo “perso” dietro alle cose futili.
Vogliamo dedicare quest’uscita a chi oggi non c’è più e a coloro che ci prendono per mano appena nati, coloro che ci amano più dei nostri stessi genitori, sono i primi a viziarci e a coccolarci, ci vedono crescere nella speranza che un giorno si diventi un po’ come loro. Li festeggiamo il 2 Ottobre, come gli angeli, perchè ci seguono passo passo da bambini e da grandi continuano a seguirci in silenzio quasi come dietro una porta e dietro una porta, ho visto i tuoi occhioni verdi chiudersi per sempre in un pomeriggio di Aprile. Non è servito a nulla correre in autostrada per arrivare da te, la morte è arrivata prima. Avevi il sorriso sulle labbra, quel sorriso che c’era sempre quando guardavi quel quadro di Gesù che hai in cucina e dicevi alla nonna “ma quando muori?” e poi sghignazzavi. Forse sorrridi perché ancora una volta ti ha fregato, prima ti ha rapito il cuore e ora è lì e l’avrai già sentita dire “anche questa volta l’ho fregato”.
Sai nonno, viviamo in un mondo che giorno dopo giorno muore e non lo sa: abbiamo perso il significato dei sentimenti e dell’amore, oggi ci basta la connessione e siamo vivi, tu neanche sapevi cos’è il wi-fi e neanche ti interessava saperlo, però mi hai insegnato i valori veri. Il tempo passa troppo in fretta, i giorni non vissuti e passati davanti a un pc o sul mondo virtuale non hanno il sapore della vita. Anche se eravamo lontani, quando potevo ti ho dedicato tutto il tempo ,fino all’ultimo secondo prima di ripartire ogni volta per casa, ma oggi mi sembra di non averne dedicato abbastanza.
Lasciate da parte il tempo inutile delle condivisioni social, condividete con chi vi ama o non ne avrete ricordo. Ho tanti ricordi di te, ti immagino spensierato mentre da lassù guardi la nonna e fischietti la tua canzone preferita “Luna rossa”.
Ti saluto come salutavi me… Ciao Peppeniello. E come te crederò sempre che un’altra vita c’è dove potrò incontrarti ancora.
Dedicato a mio nonno Giuseppe e a tutti i nonni.
G.A.