Conoscenza, prevenzione e intervento tempestivo: i consigli del Dottor Montalbano

È ormai da più di una decina d’anni che la prevenzione delle malattie, la gelosa conservazione della propria salute e l’insegnamento del corretto stile di vita viene attentamente applicato fino dall’infanzia, con programmi di sensibilizzazione e persino attività scolastiche per bambini.
Ci sono alcuni tipi di malattie ancora non molto conosciuti, e tra questi la categoria dei tumori che colpiscono il distretto di testa e collo. Con il Dottor Aniello Montalbano, specialista Otorinolaringoiatra riminese, siamo andati ad indagare con più attenzione questi tipi di patologie, discutendo di sintomi, trattamenti e prevenzione.
Quali sono i tipi di tumore più diffusi in questa parte del corpo e quali i sintomi principali, le avvisaglie da non sottovalutare?
<<La maggior parte di queste neoplasie, circa il 93%, sono rappresentate da carcinomi squamocellulari, formazioni spesse e squamose che compaiono sulla pelle e non guariscono. Per quanto riguarda la sintomatologia vera e propria, questa varia a seconda del distretto coinvolto. Si passa dall’alterazione vocale (disfonia, in particolare per i tumori che colpiscono la laringe, l’organo della voce), all’alterazione della deglutizione (tumori del faringe) fino al mal di orecchio come sintomo sentinella.
Altre volte la prima manifestazione è rappresentata dalla presenza di tumefazioni dei linfonodi del collo soprattutto quando si vanno a diagnosticare i tumori che colpiscono la bocca e la regione tonsillare>>.
A cosa fare attenzione per mantenere uno stile di vita sano? Quali sono i comportamenti da seguire e quali da evitare, magari meno scontati?
La prevenzione rappresenta una fase importantissima del trattamento: abolire le abitudini di vita sbagliate, avere una sana alimentazione e sottoporsi a visite periodiche (basta una volta l’anno in assenza di fattori di rischio) è fondamentale.
Le regole d’oro si conoscono, sono semplici e valgono per mantenere in salute tutto il corpo: non fumare (o smettere); evitare di bere alcool in eccesso; mangiare molta frutta e verdura. Assumere e mantenere uno stile di vita sano.
A che segnali bisogna prestare particolare attenzione?
Esistono alcuni sintomi che devono fare preoccupare ed è bene saperli riconoscere, rivolgendosi il prima possibile ad un medico.
Per chi fuma le alterazioni saltuarie o durature della voce sono un campanello d’allarme importante, la familiarità per i tumori di questo distretto deve tenere sempre alta l’attenzione. E poi come dicevamo prima, la presenza di tumefazioni al collo, avere difficoltà nella deglutizione, il male all’orecchio in assenza di infezione sono tutti sintomi che devono spingere a consultare lo specialista Otorinolaringoiatra il prima possibile.
In cosa effettivamente consiste il trattamento? Quali sono le terapie? Come fare per tenere monitorata e sotto controllo l’incidenza del tumore?
I trattamenti sono tanti ma è possibile riassumerli in due grandi categorie: trattamento chirurgico e trattamento medico – radioterapico. Senza scendere nei dettagli tecnici per gli addetti ai lavori, bisogna sapere che più il tumore viene diagnosticato in fase iniziale tanto più il trattamento sarà meno invasivo e con maggiore probabilità di guarigione.
A livello quantitativo, qual è l’incidenza, la diffusione e soprattutto la sensibilizzazione a riguardo di questi tipi di tumore?
I tumori che colpiscono le aree di testa e collo rappresentano circa il 3% di tutti i tumori, e nonostante possa sembrare un valore piuttosto esiguo, si calcola che in Italia colpisca circa 200.000 persone all’anno con una incidenza molto maggiore negli uomini rispetto alle donne e con un’età media alla diagnosi di circa 60/70 anni.
Alcuni consigli da tenere a mente per un monitoraggio costante e per una prevenzione efficace?
Il fumo e l’alcool sono i due fattori di rischio più importanti che aumentano il rischio di sviluppare tumori in questo distretto in maniera esponenziale. L’esposizione professionale invece alle polveri del legno e del cuoio sono anch’esse importanti ed è essenziale usare protezioni adeguate. Negli ultimi anni è stata anche dimostrata la correlazione con infezioni virali (il papilloma virus per i tumori che coinvolgono le tonsille e l’EBV per il rinofaringe).
Per chi è a rischio per abitudini di vita errate o per familiarità o per lavoro, è importante non sottovalutare i segnali che il corpo invia e il modo migliore per prevenire ed intervenire tempestivamente è sottoporsi annualmente ad una valutazione accurata.
Occupandomi di questa patologia ormai da circa 20 anni non smetterò mai di insistere sulla prevenzione: effettuare una valutazione adeguata con un esame completo delle vie aereo digestive superiori (fibroscopie con strumentario dedicato e sempre di ultima generazione) è fondamentale.
