DIDASCALIE

 DIDASCALIE

“….Riempirò i bicchieri del mio vino, non so com’è però vi invito a berlo!”
(A muso duro. P. Bertoli)

Stamattina mi son svegliata sentendo questa canzone tra le orecchie, invece del vento mi son detta, è già un buon risultato! Poi la giornata ha preso il suo verso di impegni pensieri e immagini poco romantiche, ma lei ha continuato a suonare impertinente fino a sera…

“..Canterò le mie canzoni per la strada ed affronterò la vita a muso duro un guerriero senza patria e senza spada con un piede nel passato e lo sguardo dritto e aperto nel futuro..”

Libertà ho pensato. Questa parola assurda, ideale di combattenti e di storia, in nome della quale l’uomo si è sempre dichiarato disposto a tutto.

Continuiamo a chiederla, a reclamarla a gran voce. ‘Voglio essere libero di far quel che voglio! Voglio sentirmi libero di decidere!’. Fin dall’inizio, come una parabola infinita dal periodo del No! dei bambini piccoli, al no che ci sentiamo dire da ragazzi, ai no che elargiamo a grandi mani poi noi da adulti. Senza vergogna. La chiediamo e la neghiamo.

Figli di condizionamenti di mostri pubblicitari e religioni castranti, di immagini di parole di giudizi. Chiediamo la libertà di espressione, di essere noi stessi e di essere amati per questo.

E l’unica cosa che non abbiamo ancora capito è che la chiediamo perché non ce l’abbiamo.

Non possiamo permettercela tutto qui. A quante cose dovremmo rinunciare? Chi ci resterebbe accanto? Mi vorrebbero bene lo stesso?

Mah, forse no. Forse la libertà ci farebbe perdere tutto quello che ci illudiamo di possedere. Forse niente potrebbe sopravvivere delle nostre giornate a quel richiamo.

E suona ancora..

“…E non so se avrò gli amici a farmi il coro o se avrò soltanto volti sconosciuti canterò le mie canzoni a tutti loro
e alla fine della strada

potrò dire che i miei giorni li ho vissuti…”

E poi capisco, posso rinunciare a tutto quello che ho, posso permettermelo. Possiamo tutti.
Soprattutto perché non possediamo niente alla fine.

Ma non lo facciamo. Perché siamo liberi, anche di non esserlo. Questioni di scelte, eccola la nostra libertà! 🙂

Melany Politelli

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