DIDASCALIE. Rinascita

 DIDASCALIE. Rinascita

Per molti quando si parla di rinascita si pensa alla fioritura, di conseguenza alla primavera e ai suoi colori. Io ho sempre collegato la “mia” vera rinascita a un altro mese: Settembre. Un mese prima odiato poi amato. Oggi direi difeso.

Finisce l’estate. Iniziano le scuole. I bilanci che si intendevamo fare prima delle vacanze vengono rimandati al ritorno.

Settembre è il mese dell’Equinozio d’Autunno. E’ il mese legato alla vendemmia, al ciclo annuale della vite, della sua osservazione e del raccolto. Si prepara il terreno alla semina del grano.

Per i romani l’Equinozio d’Autunno (23 Settembre) era molto importante anche perché l’imperatore Ottaviano Augusto nacque proprio in questo giorno nel 63 a.C. Per celebrare questa particolare ricorrenza diede ordine di costruire nel campo Marzio un’ immensa meridiana che con l’obelisco segnava le stagioni e i giorni del suo impero. Mentre nel Pantheon, altro celeberrimo monumento, il 23 settembre, alle 12.13 il sole entra dal foro della cupola e disegna un cerchio di luce sulla porta del tempi. Secondo alcuni, Augusto, avrebbe iniziato dal Pantheon al Mausoleo, in un percorso lungo 750 metri, un cammino rituale e il passaggio dalla vita terrena a quella eterna.

L’Equinozio d’Autunno per i celti aveva invece le sembianze del dio Mabon, colui che veglia benevolmente sul raccolto. E si svolge quando il ciclo produttivo è ormai al termine. Le foglie iniziano ad ingiallire, gli animali recuperano le provviste per l’inverno e alcuni emigrano verso Sud. Anche per la cristianità è importante, lo si lega infatti alla figura di San Michele e alla sua energia di trasformazione. Il suo nome in ebraico “Mi-ka-El” significa: “Chi come Dio?”. E’ l’angelo guerriero, il cui onomastico si festeggia il 29 settembre. San Michele è infatti colui che ha combattuto e vinto l’ultima battaglia contro il drago e Lucifero separando il bene dal male e quindi la luce dall’ombra. Cosi come Michele separa l’anima dal corpo, noi dobbiamo lasciar morire una parte di materia dentro di noi per liberare la vita.

Settembre diventa quindi un mese di consapevolezze, dove ci si ferma a capire se quello che è stato raccolto è positivo, dove abbiamo sbagliato, cosa possiamo migliorare. I frutti cadono dagli alberi e abbandonano i loro involucri mentre i semi migliori vengono selezionati per un nuovo ciclo.

Per miglia
il canto degli uccelli
albe snudate di lillà
sempre amo resto di terra
sempre bacio un occhio vivo

(Aurora Castro. Rimini) da “Alphabeto”18

 

Cristina Carboni

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