GIANCARLO FRISONI. La terra nel sangue…

 GIANCARLO FRISONI. La terra nel sangue…

Voglio parlare liberamente di un uomo che conosco da tanti anni e da molto tempo ha iniziato il suo percorso creativo di pittore ed ora mi pare di rivederlo ancora, attento a quei racconti materici, che tra una barba ed un taglio di capelli, l’amico pittore/barbiere corianese Ennio Giulianelli sapeva scrivere, impastando quei pigmenti cari alla nostra amata Romagna. Da allora il nostro Giancarlo ne ha fatta di strada, fino a tagliare numerosi ed importanti traguardi, dalla partecipazione alla Biennale di Venezia del 2018, fino all’ultima sua fatica, la grande mostra a Bologna “ Natura Aorgica “, dove ha ottenuto un grande successo di pubblico e di critica.

Ma quello che mi piace raccontare dell’amico Giancarlo, non è tanto il suo essere artista in vari campi creativi, come la scrittura e la fotografia, ma della pittura… che secondo me è quella tenace e sanguigna passione che più lo appaga e gli scaturisce come limpida sorgente, dal suo essere profondamente “contadino”, ancor prima del suo esistere… una sorta di ombelico che lo lega indissolubilmente alla sua vallata; quella verdeggiante conca dov’egli fin da fanciullo ha iniziato il suo sbalordito e poetico viaggio, in mezzo ai campi assolati, dove la gente povera ( ma estremamente ricca interiormente ), andava arando coi paciosi buoi dalle lunghe corna piegate dall’enorme fatica, oppure nello stupore di un volo improvviso di una cangiante e silenziosa upupa e nelle stagioni da lui vissute tra mille e mille sfumature che la luce di un sole mai avaro, suggeriva a quel suo perduto giardino delle delizie… e lì proprio in quel sogno nasceva in lui quel tormentato tormento di possedere quella materia terragna , quei colori brulicanti di vita propria, per accarezzarli, dilatandoli in mille freschi rigagnoli, plasmati dalla sua sapiente mano, sorretta da un cuore romagnolo generoso, per partorire di seguito quel nuovo creato, nutrito così copiosamente di poesia, regalatagli dalla la sua amata terra… che gli scorre impetuosa nel sangue e che non lo abbandonerà mai più.

 

Luciano Monti

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