IO SONO BAMBINO

 IO SONO BAMBINO

FILO PER FILO SEGNO PER SEGNO. Festival delle arti dell’infanzia e dell’adolescenza

Un bambino non è altro che un adulto, qualche anno prima. Concetto banale, scontato, quasi fastidioso a sentirlo. Eppure spesso ti chiedi come sarebbe stato se.. se da bambino non avessi avuto quella esperienza.. se avessi vissuto in un altro luogo.. e se.. se avessi imparato prima un mestiere, un arte o semplicemente se avessi sviluppato prima certe capacità di riflessione, di ascolto.. non è importante che un bambino si ritrovi ad affrontare se stesso e gli altri in occasioni di ascolto, di riflessione e di sviluppo della mente, non è importante, è fondamentale.

Questo è il pensiero di qualcuno, anche di Alcantara, associazione culturale riminese che non insegna ai bambini l’arte teatrale o meglio non solo ma gli infonde soprattutto strumenti di ascolto e conoscenza di se stessi e dei sensi, tutti.

Il 2019 per Alcantara è un anno frizzante. Siamo alla seconda edizione del festival Filo per Filo Segno per Segno, il festival delle arti dell’infanzia e dell’adolescenza. Un progetto importante per l’associazione stessa e per la città anzi, per LE città; si perché il festival non è concentrato solo a Rimini ma ha trovato casa anche in quel di Santarcangelo di Romagna e che bello ritrovare ancora una volta, attraverso l’arte, l’unione di questi due nuclei cittadini.

Queste persone, i fondatori di Alcantara e tutti gli insegnanti e i collaboratori che contribuiscono al progetto, sono nutriti da una vocazione comune: comunicare e formare i più piccoli all’ascolto e alla condivisione mantenendo saldi e centrali la spensieratezza, il gioco e il divertimento.

Devo precisare che il progetto di Alcantara è il frutto ormai maturo di un’attività trentennale nel campo dell’espressività giovanile. La realizzazione del festival è stata una naturale evoluzione di tutto quello che già succedeva internamente all’associazione e che adesso non riesce più ad essere circoscritto, vuole uscire, vuole dire, vuole mostrare.

Le mostre, le installazioni, le passeggiate, i workshop, gli incontri di pedagogia e arte non sono casuali ma mirati all’obiettivo principe: cogliere lo sguardo dei bambini e dei ragazzi, e ascoltare e imparare da loro.

La parola chiave di quest’anno è il SILENZIO e che coraggio metterlo nelle mani di un bambino.

Io nel silenzio ho paura, provo tristezza, incomprensione, disagio; altre volte pienezza, pace, agio, serenità. E no, non sono un bambino. E chissà come sarebbe stato se qualcuno me lo avesse portato da provare, da giocarci, da stare lì. Trovo coraggioso e stimolante sottoporre i bambini a questa prova perché è un occasione di crescita che io, e molti come me, non hanno avuto e forse oggi ne paghiamo dazio.

Non lo so, a me tutto questo da fastidio, mi incuriosisce e mi illumina e credo proprio di essere stato colpito dal senso della manifestazione.

Cercate il festival sul web per le date e tutti i dettagli, informatevi su chi ha deciso di sostenerlo e perché, cercate Alcantara se volete saperne di più sull’associazione.

Provate a partecipare a qualcuno degli appuntamenti della kermesse e riflettete sull’infanzia e sull’adolescenza e su quello che ragazzi e bambini sapranno comunicarvi. Fatelo per voi.

 

I disegni sono stati donati al festival da Antonio Catalano legato all’associazione Alcantara da una profonda amicizia.

 

Peroz

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