ITAMA UT. IN UN PALINDROMO LA SUA ARTE

 ITAMA UT. IN UN PALINDROMO  LA SUA ARTE

Un giovane artista riminese, poliedrico e con uno pseudonimo dal fascino senza tempo ecco in poche parole un breve riassunto di questo artista.
Sarebbe riduttivo definirlo un pittore perché la sua arte non si limita alla sola capacità di emozionare mixando i colori nell’astratto con un pennello, Itama in realtà realizza l’astratto artistico con bombolette, acqua e spesso un flessibile andando ad imprimere il suo estro su tavole di legno, insomma nulla di scontato e nessun suo quadro potrà mai dirsi realmente concluso e finito.

Partiamo dal nome d’arte Itama Ut, un nome che di suo parla di mistero ancestrale ma per lui la cosa è ben più semplice infatti quando ti spiega il perché del suo nome d’arte con una semplicità quasi imbarazzante ti dice: “ leggilo al contrario “ … ed ecco che ti accorgi che dietro all’impenetrabile volto tatuato c’è sicuramente qualcosa in più perché il suo pseudonimo al contrario altro non significa se non TU AMATI alla faccia dei ben pensanti che dinnanzi ad un corpo tatuato potrebbero pensare al non rispetto del proprio essere.

Itama non si sente un’artista, Itama trova nell’arte una valvola di sfogo forse di tutto ciò che per timidezza, riservatezza non vuole dire con le parole, la sua arte la puoi giudicare solo soggettivamente perché oggettivamente è sua e quindi i sofisti delle tecniche possono solo farsi da parte e guardando un’opera sua potranno solo giudicare secondo un metro di giudizio personale, perché questi quadri sono libertà di espressione quella libertà che fino a prima della quarantena Itama ha sfogato a volte nel lavoro, a volte nello sport e altre volte negli eccessi ma poi la vita a volte è ingrata e ti mette davanti delle situazioni che inevitabilmente ti fanno cambiare, ti fanno urlare dentro, ti fanno confondere il cervello con mille domande e per forza devi trovare qualcosa che ti faccia dimenticare almeno per qualche minuto i “perchè” che non possono razionalmente avere una risposta ed Itama come fosse un super potere mai scoperto trova nella sua personale arte questo sfogo che è talmente d’impeto da annebbiare la mente dal razionale.

Le giornate di Itama sono un mix di emozioni che come per magia anziché uscire dalla sua bocca escono dalla bombolette dei colori o quando si fanno troppo intense i colori non bastano ed allora via con il flessibile, i critici d’arte quelli pettinati la chiamerebbero tecnica mista, ma qui i critici pettinati non possono parlare, siamo un passo oltre all’arte perché siamo in quel filo del rasoio che separa l’arte dall’espressione e quindi in questo limbo tutto si può fare meno che giudicare.

Abbiamo parlato di espressione ecco forse questa parola è la chiave di volta delle produzioni di Itama, un ragazzo che ha deciso con i suoi innumerevoli tatuaggi di farsi conoscere solo da chi dice lui ma che ad un certo punto della sua maturazione ha aperto se stesso agli altri attraverso i suoi quadri perché alla fine chiunque prima o poi ha bisogno di esprimersi, chiunque prima o poi ha bisogno di aprire quella valvola dell’anima che tiene ermeticamente dentro di noi i pensieri, chiunque prima o poi ha bisogno di urlare se stesso al mondo e ognuno lo fa a modo suo, Itama ha pensato di farlo in silenzio perché apparire non fa per lui e quindi guidato dall’istinto ha iniziato a mettere se stesso nell’arte creando qualcosa di nuovo, qualcosa di irrazionale, qualcosa di talmente confusionario da essere psichedelico qualcosa in cui ognuno vede ciò che più gli fa comodo, si la sua arte non ha un soggetto, la sua arte è sua ma se la guardi diventa tua … questa è la magia di Itama.

Itama è un sognatore, un sognatore che pensa che i sogni vanno rincorsi perche una volta agguantati non hanno piu  il sapore di prima ma un sognatore che con forza e dedizione sa che i suoi sogni possono essere realizzati e per questo sta creando vari progetti, futuro di Itama è fatto di comunicazione, mostre e, siccome per  chi ha nel sangue il fuoco sacro dell’arte i confini non sono altro se non una linea che ferma i comuni mortali, musica, eh già musica perché in cantiere nel breve il nostro giovane artista ha scritto un testo trap che racconta la storia della sua vita.

Andrea Barlocco

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