LA MUSICA DI SARAXE MESSAGGIO DI POSITIVITA’. Una vita dedicata alla musica in un cammino continuo

Questa mattina è venuta a trovarci Sara Maletti, una cantante molto innovativa conosciuta con il nome d’arte Saraxe”. Grande appassionata del suo lavoro e del suo mondo artistico, ci racconta come la musica abbia sempre fatto parte di lei, fin da piccola, trasmessa anche da diverse figure della famiglia che lavoravano nel mondo musicale e dello spettacolo tra cui il padre che, grazie alla sua professione di musicista, la fa avvicinare fin da subito alla musica portandola spesso con sé a lavoro e facendola assistere alle sue esibizioni. Sara infatti ci dice: “Sono cresciuta in una famiglia che mi ha sempre insegnato ad ascoltare musica, a riprodurla e a sentirla proprio dentro di me.”
Già all’età di due anni comincia a scoprire la passione per il canto, che abbandona poi durante gli anni adolescenziali per poi riprenderla in mano verso i 18 anni, facendo diventare da lì in poi la musica una sua fedele e costante compagna di vita. “Io senza la musica soffro, sto male, ho bisogno di cantare ed essa mi aiuta spesso a uscire da tantissimi problemi, dai momenti bui, per me la mia vita è questa: mi sveglio la mattina pensando alla musica, vado a dormire la sera con in mente una melo- dia da riprodurre il giorno dopo, è parte di me.”
Fare dell’arte e della musica il proprio lavoro è al giorno d’oggi più difficile rispetto al passato, sappiamo che sono campi in cui è sempre meno semplice e scontato affermarsi e vivere di essi e spesso per questo motivo anche le famiglie si oppongono, sperando in occupazioni più diffuse e più solide. La famiglia di Sara l’ha invece sempre appoggiata, assecondata e incitata ad andare avanti e a seguire la sua vocazione di fare della musica la sua vita. Riguardo la difficoltà oggi di un’ascesa in questo campo, anche per la moltitudine di generi prodotti e di persone appassionate e desiderose di emergere, un fattore caratteristico di Sara, che ha probabilmente influito sulla riuscita del suo percorso artistico, è il suo genere musicale. Esso, non essendo tra i più diffusi e comuni, permette di potersi affermare più facilmente in questo ambiente rispetto ad altri più sfruttati.
Saraxe, di origine romagnola, ha il cuore brasiliano, che la porta a produrre ritmiche marcate e ballabili, in un genere caratterizzato da sonorità latine e appartenenti ad una musica antica come l’afro samba. La sua musica ricorda infatti quella africana, nell’utilizzo frequente di tamburi e percussioni e nell’essere così ritmica ed allegra, anche se ciò che produce cambia anche a seconda del gruppo che la accompagna. Il primo gruppo è formato dagli O.P.S., sigla di Ordem Progress Sound, con cui Sara canta musica brasiliana in ritmica e lingua: la loro musica, fin dal loro esordio nel 2004, è prevalentemente dedicata al ballo e al divertimento.
Nel 2008 nasce invece il Saraxe Trio, una band di Afro-World Music, composta da un percussionista ed un chitarrista. Questi due gruppi accompagnano la sua voce nelle esibizioni live, mentre riguardo la produzione dei pezzi Saraxe compone autonomamente, sia a livello di voce che di accompagnamento, tramite le moderne tecnologie digitali che permettono di riprodurre il suono di tutti gli strumenti musicali digitalmente.
Nel momento delle riproduzioni dal vivo i musicisti poi suonano queste parti già da lei composte e le fanno loro reinterpretandole. Sara si esibisce con i 2 gruppi in alcun bar e locali di Rimini, Ancona e Sala di Cesenatico ma in base al gruppo cambia qualche l’approccio con il pubblico.
Ci racconta: “il Trio è molto più vicino alla persone perché con esso stiamo a terra ed è quindi più facile coinvolgere la gente, rispetto a quando sto sul palco con gli O.P.S. dove c’è più distacco e quindi non posso creare questa specie di colloquio con il pubblico anche durante l’esibizione e scherzarci come mi piace fare.”
Aldilà di questi gruppi principali Sara canta anche con una band di bossa nova, jazz e lounge , il trio “Bossamossa”, composto da voce, tastiere e chitarra e da altri strumentisti che in alcuni casi si aggiungono, con cui si esibisce in acustico per cene, pranzi ed aperitivi producendo una tipologia di musica definita da loro stessi “soft and chic”.
Rimini, la sua città d’origine, negli ultimi anni non costituisce più un palcoscenico molto favorevole per band e cantanti, a causa della chiusura di molti locali o di loro problematiche a livello di fondi per organizzare esibizioni live o a causa dei volumi, che in molti luoghi per obbligo non devono superare una certa soglia, soprattutto nel centro storico, lasciando così gran parte dei locali spogli di musica. Di certo il genere ritmato di Saraxe non si presta al meglio a queste condizioni, poiché le sonorità percussive spesso non permettono di suonare in alcuni luoghi proprio a causa dell’alto volume e del rumore prodotto, diminuendo così anche le possibilità di esibizioni e di lavoro.
Contrariamente alla questione di locali e pubs, Rimini offre invece molti eventi musicali ai quali è solita partecipare ed esibirsi nei live, ad esempio eventi all’aperto durante l’estate, stagione che di per sé offre molte più possibilità lavorative, come il Tiberio Musica Festival che è costituito da 3 giorni di musica, all’interno del quale sta anche il Rimini Afro Festival a cui Sara partecipa tutti gli anni da diverso tempo sia come O.P.S., sia come Saraxe Trio che da sola presentando alcuni suoi singoli. Aldilà di Rimini ha avuto poi esperienze lavorative principalmente nelle Marche, in Toscana, a Malta, a Cremona, in Sardegna e in Calabria. Tutte queste possibilità di esibizioni dal vivo sono molto importanti perché in questo campo in molti casi i live costituiscono proprio l’aspetto principale e anche la parte economica più sostanziale di questo lavoro. C’è alle spalle tanto sacrificio, lavoro, costanza e testardaggine, bisogna crederci continuamente e anche reinventarsi dal punto di vista musicale ed artistico, per non riproporre sempre gli stessi pezzi e fornire invece una continua novità.
“C’è sempre un messaggio in ogni brano che faccio: il pezzo che è uscito quest’estate, “Tan Tan”, parlava di una sensazione pesante, di una vita sempre frenetica, del bisogno di mettersi sempre una maschera davanti al viso per potersi rapportare agli altri, ed era ciò che sentivo io in quel giorno di grande tristezza che però mi ha portato nel giro di quel pomeriggio a comporre interamente questo pezzo. Ho tirato fuori ciò che sentivo in quel momento e tutti i brani principalmente parlano della mia vita o di qualcosa che mi è stato raccontato e comunque fanno parte di me. La cosa che mi piace molto dei miei spettacoli è il fatto che mi è stato detto più volte che quando le persone vengono lì staccano la testa, non pensano ai problemi e si divertono e per me la cosa principale è un po’ questa, il fatto di poterti far vedere una cosa negativa come positiva attraverso dei brani che parlano di stati d’animo non felici ma messi in chiave brasiliana e percussiva, che ti possono far tornare il buon umore.”
Nei suoi pezzi canta principalmente in portoghese e nel suo ultimo brano “Bumba”,uscito a gennaio 2020, lo ha alternato per la prima volta con l’italiano. Bumba è stato scritto in ricordo dell’estate e delle uscite serali che Sara faceva in compagnia di due amici che condividevano problemi di tipo amoroso, familiare e le varie vicissitudini di quel periodo. “Da qui è nata Bumba perché parla proprio del fatto che in quel momento loro non erano soli ma c’ero io con loro e quindi vivevamo queste nostre serate come se fossero il momento per rilassarci e non pensare a niente.”
Il suo primo pezzo composto, ricordato con molta allegria, fu invece “Sempre verao”, che significa “sempre estate”, nato nel 2009 nell’occasione di un suo concerto con gli O.P.S. in cui la neve e il freddo esterno si contrapponevano con il caldo dell’interno del locale e con la vivacità della sua musica, tanto che a fine concerto un ragazzo le disse: “E’ bello ascoltarvi, perché quando ascolto voi è come se fosse sempre estate”.
Da qui nacque “Sempre verao”, in cui l’estate non è intesa solo come una stagione ma anche come un modo di vivere, rappresenta un senso di positività per cui è sempre estate non soltanto perché c’è il sole ma perché è una condizione positiva, che può essere riprodotta tramite la musica anche nel freddo dell’inverno. Nello stesso anno partecipa anche ad un concorso canoro “Reginetta della canzone” vincendo la finale ed aggiudicandosi la fascia di “Miss talento 2009”. Nel 2015 esce il suo primo album “Energia positiva”.
In questo momento Saraxe sta lavorando ad alcune produzioni per quest’estate per gli O.P.S., che considera il suo gruppo principale con cui è propriamente nata, e ad un singolo che uscirà prima dell’estate con il nome di “Rata”, che significa “ratto”.
“Nel mio futuro spero che più gente possibile ascolti la mia musica per percepire i miei messaggi di grande positività perché secondo me siamo sempre troppo bombardati da notizie negative e dallo stress, siamo sempre tutti stressati, agitati, nervosi; nella vita c’è di peggio, è vero che c’è di meglio, ma ogni tanto penso che sia giusto anche anche fermarsi a pensare e rendersi conto di essere fortunati. Si è vero, ci si lamenta sempre, ci sono mille problemi e ci sta perché siamo umani, però io alla fine sono fortunata quindi secondo me è bello trasmettere un messaggio positivo riguardo al fatto che la vita sia piena di problemi ma che magari noi in fin dei conti siamo fortunati rispetto ad altri. Vorrei quindi divulgare questo messaggio positivo, poiché prima o poi tutto si risolve a meno che non siano cose gravi ma bisogna vedere le cose in maniera un po’ più positiva e non buttarsi giù.”