LE CITTA’ VISIBILI. VII edizione dal 16 luglio all’1 agosto

Consigliamo ai gentili spettatori di munirsi di poesia
«Italo Calvino: tre chiavi, tre talismani per il Duemila»
Italo Calvino sbatte un paio di volte le ciglia.
«Imparare a dire le poesie a memoria, molte poesie a memoria. Da bambini, da giovani, anche da vecchi, perché quelle fanno compagnia..uno se le ripete mentalmente..lo sviluppo della memoria è molto importante».
Si ferma, cerca le parole.
«Anche fare dei calcoli, dei calcoli a mano. Le divisioni, l’estrazione della radice quadrata, delle cose molto complicate: combattere l’astrattezza del linguaggio che ci viene imposto, con delle cose molto precise. E poi…»
Le trova.
«…e poi ricorare che tutto quello che abbiamo ci può essere tolto da un momento all’altro».
Era il 27 ottobre 1981 e Alberto Sinigaglia, in una puntata di Vent’anni al Duemila, intervistava Italo Calvino.
Sono passati trentotto anni da quell’intervista, ma le tre chiavi rimangono attuali.
Perché vi parlo di questo? Perché tra meno di un mesi ci sarà la VII edizione de Le Città Visibili, la rassegna teatrale e musicale che è diventata uno degli appuntamenti estivi imperdibili della nostra città.
Perché vi nomino Italo Calvino? Perché lui con Le Città Visibili in qualche modo c’entra sempre, ma lo nomino soprattutto perché a trentotto anni di distanza le tre chiavi riemergeranno attraverso gli spettacoli di questa VII e favolosa edizione.
Quella del 2018 è stata un’edizione speciale; dal giardino di Palazzo Lettimi, dove aveva fatto la sua prima apparizione nel 2013, il festival si è spostato all’ex Macello di via Dario Campana 71, una location meno romantica ma più adatta al look della rassegna. Anche quest’anno le mattonelle bianche dell’ex mattatoio abbracceranno le esibizioni degli artisti che, a partire dal 16 luglio, oltre a riempire le due settimane successive, riempiranno i cuori degli spettatori come ogni anno.
Da Roberto Mercadini con “Odissee anonime” a La Municipàl, da Ivano Marescotti con la presentazione di “Fatti veri” a Dimartino, dallo spettacolo “Acapulco” di e con Mele Ferrarini e Mila Vanzini a quello de “La Sirenetta”, fiaba per adulti, della compagnia Eco di Fondo. E poiRoberta Giallo, Bianco con Stefano Piri Colosimo, lo spettacolo all’ex Colonia Bolognese “I have a dream” e il gran finale con la performance itinerante sull’opera di Primo Levi per i cento anni dalla nascita “Se questo è Levi”, con Andrea Argentieri e a cura di Luigi De Angelis. Quest’anno poi ci saranno due importanti workshop, uno di recitazione tenuto da Ivano Marescotti e l’altro di drammaturgia tenuto da Chiara Lagani della compagnia Fanni&Alexander.
Ovviamente saranno presenti l’Associazione Kantharos e i suoi laboratori per bambini e ragazzi, RIU Project con le camminate sonore e con i workshop di fotografia di PWL Photowords Lab e Vite in transito con gli aperitivi. Ad aprire i concerti saranno Darma, Massimo Modula con Giacomo Depaoli, Massimo Marches, Le cinture di insicurezza, i nostri artisti a km0.
L’apertura dello spazio sarà ogni giorno alle 19:00 con Bar Milleluci e street food, mentre gli spettacoli inizieranno alle 21:00. Imparare le poesia a memoria, per salvare la bellezza, per ricordarla e per tenerci compagnia. Fare di conto, tenere i piedi per terra. Ricordare che niente è scontato, che tutto ci può essere tolto.
«Italo Calvino, cosa ne pensa della rassegna Le Città Visibili e come le sembra questa VII edizione?»
Glielo chiedo io stavolta e lascio che sbatta le ciglia alla ricerca delle parole giuste.
«Io penso…io penso che qui dentro ci siano le tre chiavi di cui parlavo tanti anni fa, e ne sono felice».
Ancora una volta viva Le Città Visibili, viva Italo Calvino, e viva la delicatezza, l’arte e la bellezza che salveranno il mondo.
Ci vediamo a luglio all’Ex Macello, portate una poesia.
http://www.lecittavisibili.com/