Lorenzo Ercoles. Il mare non è tutto

Lorenzo Ercoles, una persona semplice e spontanea che con carisma fa video sui social divenuti virali. A 35 anni sa bene cosa vuole dalla vita: fare “il mestiere più bello del mondo”, ossia il bagnino a Cattolica perché: “ I bagnini sono quelli che riescono a vedere il meglio di ogni peculiarità.” Un mestiere che esegue fin da piccolo tramandatogli dai famigliari, una persona che si divide fra due passioni ovvero mare e cultura.
Ci puoi raccontare il tuo percorso di studi e come mai hai scelto di continuare a fare il bagnino?
Come studente sono sempre stato un cagnaccio, ho rischiato anche la bocciatura in terza media. Addirittura, ho ritrovato tempo fa una pagella dove non avevo nessun voto sopra il 6. La voglia latitava ma la natura mi ha donato una memoria formidabile che compensava la pigrizia, così nelle scuole superiori – Ragioneria a Morciano – me la sono sempre cavata benino. Al termine delle superiori ho deciso di continuare il mio percorso iscrivendomi a scienze della formazione perché mi sarebbe piaciuto insegnare. Purtroppo, un brutto incidente mi ha impedito di sostenere il test di ammissione e così mi sono iscritto a scienze internazionali diplomatiche a Forlì. Nonostante tutto non ho mai pensato di abbandonare il mio mestiere di bagnino sono dell’idea che sia il mestiere più bello del mondo.
Quali sono i pro e i contro di questo mestiere?
Comincio dai contro che sono pochissimi così ce li togliamo dai piedi! Il problema è che non ti godi mai l’estate a pieno. Da ragazzino mi piaceva andare in campeggio nel nostro entroterra, passeggiare nei boschi o dormire in tenda, fare il bagnino non permette spostamenti e si rimane dodici ore in spiaggia.
Non posso neanche andare alle sagre per via del poco tempo a disposizione al di fuori del mare.
I pro sono numerosissimi invece, ho tutto l’inverno libero! posso fare lunghe passeggiate, andare presso i borghi, visitare mostre e musei… in più non viaggiando in aereo mi ubriaco d’Italia! Scopro sempre dei nuovi posti ogni anno. Fare il bagnino è un lavoro che da tanto e si conoscono tante persone che ti raccontano storie curiosità sulla loro vita. Addirittura, mi invitano a mangiare insieme! Per questo bisogna vedere la Riviera come un pentolone di cultura dove ci si confronta e ci si racconta. I bagnini sono quelli che riescono a vedere il meglio di ogni peculiarità.
Da dove nasce la curiosità di sapere così tante cose culturali del nostro territorio? Può risultare scontato conoscere alcuni luoghi ma tu conosci bene anche la storia.
Se conosco molto bene il territorio il merito non è mio, sono stato cresciuto dal nonno che mi ha lasciato lo scorso anno a 96 anni, lui mi raccontava storie continuamente. Era un pescatore e aveva fatto la seconda elementare, ma certe volte non conta solo la scuola che si fa ma la cultura che ognuno ha e la vogli di scoprire sempre cose nuove. Lui infatti sapeva un sacco di cose, conosceva le opere di Puccini a memoria, le arie di Verdi e mi ha regalato una cultura inestimabile. Inoltre, la mia ragazza è laureata in arte e avendo fatto entrambi la tesi sul territorio abbiamo avuto la possibilità di fare ricerche negli archivi istruendoci a vicenda. Poi tantissime cose le impari parlando con la gente, a volte basta ascoltare.
Com’è nata l‘idea di fare video sui social?
I video sui social li ho iniziati a fare durante il lockdown, non sapevo come passare il tempo. Mi sono messo a scrivere la vita di mio nonno sulla pagina ufficiale “U j’era a Catolga” e centinaia di persone attendevano ogni giorno il capitolo successivo, un romanzo a puntate e così ho iniziato a recitare poesie, a raccontare storie. Da cosa nasce cosa, uno di quei video ha fatto 5 milioni di visualizzazioni un risultato che non mi sarei aspettato…
Ti saresti mai aspettato tanto successo? Com’è cambiata la tua vita dopo tante visualizzazioni ai video?
La mia vita non è cambiata più di tanto. Sono lo stesso di sempre e faccio le stesse cose di prima. Sono felice così, non voglio cambiarla per nessun motivo. Non negherò di essere stato contattato da agenti, politici, pubblicitari anche da un autore di Sky ma ho sempre preferito rimanere nella mia dimensione. Ho determinate aspettative e non vorrei rimanerne deluso poi ovviamente come si dice “se son rose fioriranno”.
Nei tuoi video rimarchi molto un concetto fondamentale ovvero “in Romagna non vi è solo il mare” hai riscontrato qualche cambiamento o i turisti continuano a focalizzarsi sulla riviera?
I turisti sono spesso pigri, ma anche noi non facciamo tanto per promuovere le nostre bellezze costringendoli a una vacanza sempre uguale senza offrirgli strumenti per conoscere il territorio. Mio nonno portava i tedeschi in macchina a Montefiore già 40 anni fa…
Quest’anno il limite dei posti in spiaggia ha fatto si che tanti – non potendovi accedere – abbiano dovuto spostarsi nelle spiagge libere del Parco del San Bartolo, certo che bisogna scarpinare lungo i sentieri ma molti di loro mi hanno ringraziato.
Quali consigli daresti ai sindaci per far si che il territorio rivenga rivalutato non solo dai turisti ma anche dai locali?
Serve sicuramente cooperazione fra i sindaci. Dovrebbero lavorare insieme per promuovere e fornire un’offerta turistica integrata permettendo anche spostamenti nell’entroterra, visitare sagre e borghi. Questi ultimi sono anche disponibili a investire su mezzi di trasporto per portare i turisti ogni sera in collina e fornire un calendario di iniziative serali. Serve un’organizzazione con mezzi economici per effettuare spostamenti perché abbiamo tantissime scelte dall’enogastronomia alla storia fino all’arte. Bisogna quindi favorire un rilancio del turismo anche in bassa stagione. Bisogna ragionare come cooperazione incentivando anche i locali perché molto spesso siamo noi a dare consigli ai turisti ed è bene conoscere il nostro territorio.
In un video hai affermato – in seguito ad atti di vandalismo – di voler mollare tutto perché dai fastidio a qualcuno. Cosa ti ha fatto ricambiare idea continuando a postare video?
Io sono molto impulsivo, quando mi arrabbio dico una cosa ma poi calmandomi cambio anche idea… Sono fatto così. Di certo faccio tutto quello che mi sento di fare.
Quali sono i tuoi posti preferiti in Emilia-Romagna?
È dura fare una lista, mi piacciono tantissimo: le foreste Casentinesi; l’eremo di Camaldoli con i suoi abeti secolari; San Vitale a Ravenna è magica ed è uno dei luoghi che preferisco in assoluto! Anche: Rocca di Montefiore; le grotte di Onferno; San Leo; Sant’Agata; San Luca e Parma. Insomma, potremmo star qui fino a domani… abbiamo tantissimi territori mozzafiato che dovremmo rivalutare.
Ci vuole poco per innamorarsi del nostro territorio perché non vi è solo il mare ma anche tantissimi luoghi da scoprire. Quello che cerca di fare Lorenzo Ercoles tramite i suoi video è di ironizzare – alla romagnola – con il carisma del classico bagnino che tutti adoriamo, sui luoghi da visitare. Non ci resta che ascoltarlo e goderci un’estate a 360 gradi fra mare e borghi e magari in questo modo evitiamo di scottarci il primo giorno di spiaggia!