Maestri che si incontrano. Ezio e Federico ma non solo

È passata ormai qualche settimana da quando, dopo più di un anno, ho ripercorso i corridoi magici del Teatro Galli. E se per la seconda volta i miei occhi si sono appoggiati su ogni piccolo e meraviglioso ma anche nuovo dettaglio, per le mie orecchie è stato il primo concerto di musica classica della loro vita. E che concerto!
19 gennaio 2020. Da una parte Ezio Bosso, considerato uno dei compositori e direttori d’orchestra di maggior talento del panorama musicale internazionale e uno dei pochi maestri in grado di portare il grande pubblico ad ascoltare il repertorio classico nelle sale da concerto, un direttore d’orchestra al passo coi tempi, affamato di vita, portatore di energia buona, di Bellezza, di poesia.
Dall’altra parte Federico Fellini: visionario, narciso, malinconico, ambiguo, avido di vita vera e di corpi, testimone di corpi, portatore di corpi, di personaggi reali, immaginari, grotteschi, fantastici, di ambientazioni oniriche, favolose, padre di idee sempre nuove, che ancora oggi stupiscono.
In mezzo a loro altri maestri, anzi “I MAESTRI”: Vivaldi, Mozart, Beethoven, Bach, riportati a noi grazie all’Europe Philharmonic Orchestra, nata esattamente a un anno da questa magica serata che apre ufficialmente “Fellini100. Un compleanno lungo un anno”.
«So che Fellini sfuggiva alle celebrazioni. Ecco perché lo festeggio il giorno prima del suo compleanno. In questi giorni di prove al teatro Galli abbiamo avvertito sopra di noi lo sguardo di Federico; abbiamo deciso di omaggiare un Maestro del nostro presente attraverso i Maestri del passato, con Vivaldi, Mozart, Beethoven e Bach. Fellini ha contribuito a costruire un grande sogno collettivo e ha dato una nuova immagine a questo paese, non più spaghetti e mandolino ma grande bellezza» Ezio Bosso.
Il 20 gennaio scorso si sono celebrati i 100 anni dalla nascita del grande Federico, e da quel momento hanno avuto inizio una serie di eventi e iniziative che continueranno e riempiranno tutto l’anno fino ad arrivare al culmine, il prossimo dicembre, con l’apertura del più grande progetto museale a lui interamente dedicato: il Museo Internazionale Federico Fellini, un’esposizione permanente che ruoterà non solo attorno al cinema felliniano ma anche a tanto altro, resistuendo a noi tutti e alla nostra città lo stupore, lo spettacolo, il divertimento che Fellini è stato in grado di creare.
E non potevo immaginare una serata più potente, intima, intensa, emozionante, coinvolgente per dare il via a queste celebrazioni. Musica, poesia, arte, spettacolo, e poi Maestri umili che celebrano la vita. Bellezza che si mescola e che domina, come dovrebbe essere sempre, e che ci restituisce quell’ampio respiro di cui tutti abbiamo bisogno.
Grazie Maestri, buona festa Federico, e buona festa a tutti noi.