Prestiti non resi, parla l’avvocato.

Salve dottoresse,
ho prestato 500 euro ad un amico, il quale è sparito e ogni volta inventa scuse per non
ridarmi i soldi. Gli ho emesso una fattura di CM consulenza con lo stesso importo che gli ho prestato, il giorno stesso del prestito.Come devo fare per farmi pagare??? Massimo

Caro Massimo, nel caso di specie avete concluso un contratto di “mutuo”, per il quale è sufficiente il semplice accordo verbale. Per ottenere la restituzione dei soldi, sarà necessario rivolgersi ad un giudice, instaurando una causa ordinaria. Per come è descritta la situazione, però, potrebbe risultare problematica la prova dell’esistenza di tale prestito. Infatti, mancando un atto scritto, può essere molto difficile dimostrare il prestito. Per dimostrare il fatto storico del prestito del denaro, se ciò è avvenuto tramite bonifico bancario o altri sistemi di pagamento tracciabili, sarà necessario offrire una prova documentale. Diversamente, se si tratta di denaro contante, bisognerà usare altri mezzi come testimoni o, più efficacemente, eventuali scritti ove la parte che ha ricevuto il prestito (mutuataria) ha, in qualche modo, riconosciuto l’esistenza del debito.

È da escludere invece che l’emissione della fattura possa essere di ausilio: la fattura è solo un documento fiscale utile a fornire elementi indiziari al fine di dimostrare l’avvenuta prestazione di consulenza che però in questo caso non è mai avvenuta, con la conseguenza che non potrà essere azionata per ottenere il recupero della soma prestata. Insomma prestare del denaro contante senza farsi rilasciare nulla di scritto da parte di chi riceve il denaro può essere molto rischioso poichè così manca del tutto la prova del prestito.

Avv. Nadìa Toni e Avv. Francesca Angelini

Riminiamo

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