UN CONCORSO CANORO PER PUNTARE ALLE STELLE. Non solo un concorso, un’esperienza unica

 UN CONCORSO CANORO PER PUNTARE ALLE STELLE. Non solo un concorso, un’esperienza unica

PH DA PAGINA FACEBOOK UFFICIALE DEL “CONCORSO CANORO PUNTA ALLE STELLE

Un concorso per scoprire nuovi talenti e dar loro la possibilità di entrare nel mondo della musica dalla porta principale.
Si chiama “Punta alle stelle” ed è realizzato dal cantante Ruggero Ricci, sponsorizzato dal comune Pro Loco Marina di Ravenna. Le selezioni si sono svolte nel giugno scorso a Cervia, Marina di Ravenna, Bagnacavallo, Imola ed erano suddivise in tre categorie: Junior, artisti fino ai 16 anni compiuti; Big, artisti dai 17 anni in su, e Band; per i gruppi musicali.

Hanno preso parte alla quarta edizione talenti musicali provenienti sia dalla Romagna (Rimini, Forlì, Ravenna) che da altre regioni italiane. I talenti durante la durata del concorso sono stati valutati da giudici d’eccezione come: Alessandro Medri, cantante e presidente dell’Accademia 49 di Cesena; Sara Tisselli, coreografa, insegnante di danza e maestra di scena; Enzo Pichetti, patron del Solarolo Festival; Davide Pagnini, cantautore e polistrumentista; Milena Milechì in arte Scarlet Lovelace, insegnante di Burlesque Therapy al Centro Culturale Khatawat di Forlì; Gloria Galassi,

cantante; Eleonora Paroli, cantante; Francesco Paolucci conosciuto anche come Peko, cantante e tanti altri ancora.
Le audizioni sono molto simili al format musicale internazionale “The voice”: i cantanti si esibivano sul palco mentre i giudici, girati di schiena ascoltavano, si voltavano soltanto se apprezzavano veramente la performance, dopo aver dato un voto da 1 a 10. Si qualificavano alle semifinali i cantanti con punteggio più alto. Nelle città si è avvertita quell’adrenalina che solo i cantanti possono provare prima, durante e dopo un’esibizione dal vivo e, nonostante tutto, riuscivano a esprimere la loro creatività artistica entusiasmando il pubblico nelle piazze e soprattutto in finale, sul palco del Bacino Peschereccio.

I vincitori di questa edizione sono stati: Giada Moretti (categoria Junior) premiata con un mese gratuito presso l’Accademia 49; Guendalina Artusi (categoria Big) e i Senso Doppio (categoria Band), che si sono aggiudicati la
possibilità di fare un’audizione per una casa discografica indipendente.

Sentiamo le loro dichiarazioni sul concorso:
Iniziamo dalla band “Senso Doppio”. Cinque ragazzi di Forlì, classe ’89/’94/’95, uniti dalla forte passione per la musica italiana, con lo scopo di farla apprezzare ai loro coetanei. I componenti della band sono Leonardo Ungano, cantante; Lorenzo Cipolla, chitarra; Alessandro Fabbri, batterista e i due bassisti, Leonardo Franceschelli e Nicolas Biondini.

Qual è la vostra storia? Come vi siete conosciuti?

Frequentavamo tutti la stessa scuola di musica, eccetto Leonardo il cantante. La band è nata quando avevamo 18/19 anni con l’idea di formare un gruppo dove potevamo suonare musica italiana, per noi sottovalutata e poco apprezzata dai nostri coetanei. Da lì abbiamo deciso di contattare il batterista e il cantante ed ora eccoci qui.

È il primo talent a cui partecipate?

No, non è il primo talent a cui partecipiamo, avevamo già partecipato ad altri contest nella nostra zona.

Cosa avete provato ad arrivare primi? Vi aspettavate di vincere?

Siamo rimasti molti contenti della vittoria, soprattutto per la possibilità di farci sentire da un’etichetta discografica, riuscendo a realizzare il nostro obiettivo di far diventare la musica il nostro mestiere. Se dobbiamo essere sinceri non ci siamo posti il problema, il nostro scopo era suonare, farci sentire e direi che ci siamo riusciti alla grande. Siamo molto soddisfatti del nostro lavoro.

 

 

Ora sentiamo Guendalina. Una ragazza di 21 anni che viene da un piccolo paesino vicino a Milano, Cenisello Balsamo, con un grande sogno iniziato fin da quando era bambina e che ha maturato con gli anni grazie al sostegno dei parenti: vivere di musica.

Da quanto canti? Da dove nasce la tua passione?

Ho iniziato all’età di 11 anni, partecipando a diverse corride organizzate dall’oratorio della mia città. La mia passione nasce dalla voglia di trasmettere messaggi e il bisogno di sfogarmi. Il primo anno di superiori ho conosciuto quella che è tutt’ora la mia insegnante di canto e insieme all’aiuto di mio zio, che considero più un amico visto i solo tre anni di differenza, nacque questa collaborazione, il nostro duo: inoltre a cantare insieme, lui componeva la musica ed io scrivevo le mie parti cantate. Ci siamo esibiti in vari centri commerciali e locali, facendo la nostra “gavetta”, dopodiché ho deciso di intraprendere la carriera da solista continuando ad usufruire del suo aiuto per i brani, difatti quelli che ho presentato al contest li ha composti lui. Non immaginate la gratificazione che si può provare a salire su un palco, lasciando uscire tutta l’emozione che ci suscita esibirci in quel brano, potendo vedere che anche chi c’è tra il pubblico la coglie.

È il primo talent a cui partecipi?

No, non è il primo talent a cui partecipo: in passato avevo già provato a partecipare alle selezioni per X Factor e Castrocaro, per problemi economici però ho dovuto rinunciar. In compenso ho partecipato a diversi concorsi del mio paese. Alcune delle mie canzoni sono passate già in radio minori e su rete Capri.

Cosa ti ha spinta da Milano a partecipare al contest?

La mia famiglia, da ormai due generazioni, va a Cervia che praticamente è diventata la mia seconda casa. Quando mia madre mi ha informata di questo concorso, ho pensato: ‘Visto che adesso ho la possibilità di pagarmi qualche viaggetto, perché non approfittarne?’. Per la prima volta, mi sono spostata fuori dalla Regione per un concorso. Ero felicissima non appena ho saputo che la prima tappa era a Cervia. A Milano, dove io abito, ci sono tante opportunità ma credo sia importante viaggiare e sfruttare le occasioni che offrono altre città. Tutto questo serve a crescere e a migliorarsi. Devo ammettere che, tra i tanti concorsi a cui ho partecipato, questo è stato quello meglio organizzato perché ho trovato persone competenti e un livello davvero alto. I miei sogni sono esibirmi in tante città e viaggiare. Per me, ogni occasione è buona sia per cantare, che per farmi conoscere. A ogni concerto, scopro sempre qualcosa di nuovo di me stessa e del pubblico. Anche se dovessi cantare in posti di basso rilievo, non avrei problemi perché il canto è la mia passione, il mio divertimento e non è mai tempo sprecato. Una delle cose più belle è conoscere altre persone che vivono anche loro nell’appassionante mondo della musica.

PH DA PAGINA FACEBOOK UFFICIALE DEL “CONCORSO CANORO PUNTA ALLE STELLE

Maria Rosaria Spina

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