Un successo oltre l’immaginazione. Valerio Savioli parla di Senza Paura

La rassegna “Senza Paura”, ideata dall’associazione culturale “Identità Europea” diretta e moderata da un brillante Valerio Savioli, ha riscontrato un enorme successo. La corte esterna di Villa Franceschi gremita per tutte e 3 le serate della kermesse per un interesse da parte del pubblico che ha superato le aspettative degli stessi organizzatori.

Avevamo intervistato proprio Valerio in occasione del “battesimo” della rassegna ed oggi, che con gioia abbiamo assistito ad un successo quasi clamoroso dell’iniziativa, lo abbiamo di nuovo raggiunto per raccogliere la sua testimonianza, le sue sensazioni.
Ciao Valerio, intanto ti faccio i miei complimenti e penso, in questo caso, di poter parlare a nome di tutti i nostri lettori. Non era scontato, anzi era proprio una bella scommessa, fare il pienone con una rassegna impegnata e passami il termine “impegnativa” come la vostra. Impegnativa perché quando si vuole intrattenere è più facile farlo con spettacoli di altro tipo, penso ad esempio ad opere musicali, teatrali, di danza e via dicendo.. in “Senza Paura” invece la chiave era proprio il dibattito, la condivisione di concetti, esperienze, viaggi, paure, insomma un tavolo di confronto di uno spessore culturale molto alto e con argomentazioni molto attuali che hanno suscitato un interesse fuori dalle aspettative.
E’ così? Sei contento di come è andata? cosa hai appreso da questa esperienza? Qual è la cosa che ti ha colpito maggiormente e che ti ha dato maggiore soddisfazione?
<<La soddisfazione è ancora presente in tutti noi, a partire dall’associazione culturale “Identità Europea”, fino a tutti coloro che hanno reso possibile l’organizzazione stessa di ogni serata.
Permettetemi di ringraziare l’amministrazione comunale di Riccione, gli associati, gli amici e anche un numero sorprendente di conoscenti che si sono prodigati per tutto il mese di Luglio per sostenere l’intera rassegna.
In questi giorni mi sono permesso di disturbarli, uno ad uno, per ringraziarli ancora, con la speranza di non aver dimenticato nessuno, più che altro per un po’ di stanchezza e non per altro, rinnovo ancora la mia gratitudine a tutti, nessuno escluso.
Uno degli aspetti che mi ha lasciato più soddisfatto è quello di poter contare sul supporto e il coinvolgimento di una generazione di coetanei che, al di là delle facili constatazioni di questi tempi, ha dimostrato voglia non solo di partecipare, ma anche di prendere direttamente parte a questo tipo di iniziative, dalla loro ideazione, fino alla realizzazione finale>>.
Se puoi parlare a nome degli ospiti, degli organizzatori e di tutta la squadra di collaboratori, con i quali ti sei sicuramente confrontato in questi giorni di “quiete dopo la tempesta” (anche se conoscendoti proprio quiete non è essendo tu impegnato in tantissime altre iniziative n.d.r.).
Sono tutti soddisfatti del lavoro svolto? hai qualche breve aneddoto da raccontarmi, riguardo agli ospiti, durante le tre serate della kermesse? E’ andato sempre tutto liscio?
<<Le serate sono andate tutte benissimo a livello di preparazione e predisposizione di tutto quel che serve per questo genere di serate. Il merito va a tutti i collaboratori comunali, nello specifico di queste serate a quelli del settore Turismo e Cultura, nessuno escluso, con una menzione a Sara Andruccioli, Cristina Baldolini, Donatella Galeati che hanno offerto il loro fondamentale supporto, dal primo all’ultimo giorno!
Grazie alle loro capacità e alle loro importanti professionalità, le serate sono state perfette!
Va da sé che il ringraziamento va esteso anche a coloro coi quali non ho avuto modo di collaborare ma che comunque fanno parte dell’intero distretto.
Permettimi anche di ringraziare Luigi Foresi, figura storica di grande affidabilità e capacità nel risolvere ogni tipo di problema, Thomas Tassinari, che col suo assistente Riccardo, ci ha offerto un’assistenza tecnica specifica e professionale.
E’ stato un piacere conoscere anche Graziano, new entry dello staff comunale, a Villa Franceschi dove Roberto si è dimostrato, come sempre, un grande padrone di casa.
Riguardo gli aneddoti invece, ricordo qualche intervento e qualche battibecco del pubblico, che potrei definire originali, per usare un eufemismo, sia nella forma che nella sostanza, ma fa tutto parte di serate come queste, quindi ben vengano!>>.
Pensi che sarete di nuovo insieme in altre situazioni? Chi vuoi ringraziare e cosa vuoi aggiungere, come pensiero personale, sul senso che ha avuto “Senza Paura”? Lasciaci una breve riflessione finale sulla frase che è stata centrale nel progetto: come il coronavirus ci ha cambiato?
<<Innanzitutto ti ringrazio per questa domanda. Permettimi di dire che ormai sono più di un paio d’anni che lavoriamo come squadra e non solo in Romagna.
Ricordo la tensione per uno dei primi incontri, realizzati integralmente da noi come volontari e associazione culturale, fine novembre 2017 con Padre Carbone a Riccione: quello fu il battesimo di fuoco: tematiche delicate, importante sala da riempire e forti incognite sulla serata stessa, che però si rilevò di sorprendente partecipazione. Da lì cominciò una serie di impegni sempre più fitti e appassionanti, molto spesso anche appoggiati dalle amministrazioni comunali di Riccione o di Montefiore, tramite patrocini, hospitality e service, per citare coloro coi quali abbiamo rapporti più continuativi, ma anche Cattolica lo scorso anno, dove abbiamo organizzato una delle dieci tappe di #OggiProtagonistiTour, con la collaborazione del Dipartimento delle Politiche Giovanili e dell’Agenzia Nazionale Giovani, manifestazione atta a contenere e raccontare il mondo associativo giovanile italiano.
Da lì tante altre occasioni culturali, collaborazioni con enti importanti del territorio e non solo, hanno scandito i mesi e riempito di soddisfazione tutti coloro che vi hanno partecipato, soprattutto grazie allo spirito di partecipazione, definito dallo stesso Adolfo Morganti, una “Compagnia di ventura”, piuttosto che una realtà associativa.
Il mio auspicio è quello di poter continuare su questa strada. Una cosa la garantiamo: l’impegno. Su questo sicuramente posso metterci la mia parola e la mia faccia: nessuno si è tirato mai indietro, ognuno ha fatto quello che ha potuto, nel limite del tempo e delle forze a disposizione, quindi da parte mia sarà un onore poter continuare a collaborare con ognuno di coloro che hanno reso possibile questa serie di incontri.
Il ringraziamento va quindi ancora al Comune di Riccione, nuovamente ai suoi collaboratori comunali, agli amici e tutti coloro che hanno partecipato ai tre incontri della rassegna Senza Paura.
“Senza Paura” mi ha lasciato la consapevolezza che i temi delicati, quelli più scomodi e impellenti, debbano essere affrontati senza timore alcuno, con l’intento di produrre un sano confronto, teso a stimolare un pensiero critico, al di là delle facili etichette o delle scontate constatazioni, simboli di un’epoca che continua a fare della comodità di pensiero e della pavidità di spirito, i suoi scudi più ipocriti>>.

