UNA FINESTRA SULL’ITALIA. Brisighella

Come spesso accade nelle domeniche primaverili, vuoi il bel tempo, vuoi la voglia di passare del tempo, vuoi anche la noia del dolce far nulla, arriva sempre o quasi l’idea fulminea del:” ma perchè non andiamo da qualche parte?”
Dopo la prima mezz’ora di vuoto totale, passata a pensare dove si potesse andare, il colpo di genio, inaspettato e imprevisto, “ma perchè non andiamo a Brisighella?”
Ne parlano in tanti, sarà carino da vedere, ok zaino in spalla e si parte. Dopotutto i borghi antichi hanno il loro fascino, qui sembra che le storie e la storia si intreccino in posti incantati, dove il tempo sembra essersi fermato.
Il borgo di Brisighella è uno di questi, a metà strada tra Ravenna e Firenze è considerato da sempre uno dei più belli di ospitalità, tradizione e non vi nego una buona gastronomia. I colori e i profumi rendono questo borgo incantato.
Chi va a Brisighella non può perdersi la via degli Asini, da questa inizia una bella salita verso la Torre dell’Orologio e la Rocca Manfredina. La via degli Asini è un caratteristico passaggio molto suggestivo. Percorsi credo quasi trecento gradini, a circa duecento ho perso il conto perché la vista è davvero bella, un panorama davvero unico che per un attimo vi fa dimenticare davvero tutto, si arriva alla Torre dell’Orologio, il percorso a piedi è un pò faticoso per i meno allenati, ma si riesce ad arrivare comunque in cima, ed una volta lì il “sospiro di sollievo” è davvero unico.
La Torre dell’Orologio è stata costruita nel 1290 per essere poi nel 1850 completamente ricostruita, dalla torre parte poi un sentiero che porta alla Rocca Manfrediana. La camminata lungo le mura è una tappa obbligata, così come la visita della Rocca, per assaporarne la storia e vedere i reperti storici.
Brisighella nacque alla fine del Duecento: in principio consisteva solamente in una torre fortificata, ma le curiosità non mancano, qui a Brisighella sono nati ben otto cardinali, e gli edifici religiosi sono davvero tanti.
Qui ci sono tre colli, sul primo colle sorge la torre dell’Orologio, sulle altre due la Rocca e il Santuario della Madonna del Monticino.
Ma come dicevno all’inizo non solo storia, a Brisighella c’è anche l’enogastronomia ed è davvero una componente essenziale e fondamentale del borgo. L’olio “Brisighello” la fa da padrone, formaggi vini e il carciofo Moretto ne sono la dimostrazione, per non dimentiacre la pera volpina. Insomma un borgo piccolo e incantanto, che nel corso dell’anno crea eventi ed attività che permettono ai turisti di divertirsi e di entrare nella storia di Brisighella. Tra gli eventi più caratteristici non si può non citare Brisighella Medievale 1413.
Cosa aggiungere, l’Italia è davvero un posto fantastico, molti italiani non sanno quanti posticini fantastici compongono la nostra amata penisola, ognuno con il suo carattere, i suoi profumi, la sua storia e la sua enogastronomia.
Brisighella ferma il tempo, mentre sei al bar in piazza e guardi i colori delle case lungo il viale, ti pervade un senso di allegria e spensieratezza, quasi a volerti riportare indietro nel tempo, per farti realmente assaporare ciò che è e che ha rappresentato, un borgo unico e affascinante.