Una finestra sull’Italia – Ferrara

Giosuè Carducci
Alla città di Ferrara
“Lampeggia,
palazzo spirtal De’diamanti,
e tu,fatta ad occorre sol
poeti e
duchesse
o porta dè Sacrati, sorridi nel florido
arco”.
PRONTI?
Salite in sella alla vostra bici e venite con la mia guida di nome “Cenerella”, una principessa dai colori pastello e rosati, e con me in giro per questa città che ha odore di zucca.
Zucca negli antipasti, primi, nei secondi e anche nei dolci.
Dal “Flan di zucca” ai “cappellacci” con un ripieno cremoso di crema di zucca, alla ”Tenerina” al cioccolato o alla zucca. O ancora, la “salama da sugo”, un salame cotto nel vino a vapore con un sapore molto forte che viene accompagnato dal purè per addolcirlo.
Ferrara ha il volto di Cenerella, e come ogni principessa che si rispetti, anche lei ha il suo castello, il ”Castello Estense”circondato da acqua ricordo di quando la città era una palude, e lo ricorda il metro posto su una delle colonne che affaccia su Piazza Savonarola, dedicata a Girolamo Savonarola un religioso e politico italiano.
Da una delle facciate del Castello c’è l’affaccio del balcone di Lucrezia Borgia dal quale, affacciandosi su corso Giovecca, corso d’Este (strada rinascimentale), si vede la cosidetta “Casa del Boia” che fa parte delle mura di Ferrara.
Ai tempi del ducato, colui che doveva essere giustiziato veniva mandato a casa del boia ed egli si accorgeva del suo arrivo per mezzo delle lanterne.
O ancora, Il palazzo dei diamanti, la leggende vuole che in una delle punte di questo diamante ne sia nascosto uno vero, mentre per tradizione si guarda il palazzo in determinare ore delle giornata, quando il sole picchia forte e dona luce ,per vedere il gioco d’ombre.
Cenerella, ci racconta della giornata del Palio, il suo giorno preferito durante l’anno perché la città si trasforma, ogni contrada ha i propri costumi, colori e offre il proprio omaggio al duca, è un po come far un “Back to the past”.
Altri eventi sono la Fiera del Balooms nel parco Urbano,più grande della città, o, ad Agosto ci sono i “Buckers” che suonano in ogni angolo della città, Cenerella dice che si diverte in questa giornata perché sotto casa trova un artista e il giorno dopo lo stesso artista lo ritrova in un angolo dall’ altra parte della città, è una caccia al tesoro all’ artista.
La Fiera dell’Internazionale, ad Ottobre. Ferrara nasce su una lingua di terra, che affacciava sul Po, poi con il tempo e le bonifiche è diventata la città che conosciamo, testimonianza della biforcazione della terra è che la città ha due stili architettonici e artistici diversi: si passa da edifici e strette strade medievali a quelle larghe rinascimentali.
Non posso non dire che Ferrara è testimonianza anche della seconda guerra mondiale, con il Ghetto ebraico, se si osserva bene si possono ancora vedere i ganci ai quali erano incastrati i cinque cancelli che sancivano l’ingresso del ghetto, un’altra cosa che c’è da dire è che le finestre dei palazzi al suo interno sono sfalsate cosi da permettere agli ebrei di scappare.
Ferrara città d’arte con Boldini, De Chirico che rimane colpito dalla bellezza della città emiliana, dal ritmo sospeso della sua vita, tanto da essere momento di grande cambiamento nella sua pittura.
Nella città estense l’artista dipinge alcuni tra i suoi più importanti capolavori. Non ci resta che prendere una bici, pedalare e scoprire cosa questa città “Piccola, ma piena” nasconde per noi.